Le ventisei scene cristologiche della basilica di Sant’Apollinare Nuovo, databili all’epoca teodericiana, sono iconografie decisive nello sviluppo dell’arte cristiana dei primi secoli, immagini che mostrano come Ravenna, tra V e VI secolo, sia stata un fecondo cantiere teologico e iconografico che ha accolto e sviluppato quel lessico figurativo che la prima comunità cristiana, fin dalle pitture delle catacombe, aveva iniziato a codificare.
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